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Tra pochi giorni sarà nuovamente tempo di scendere in campo per la formazione di coach Marzola. Dopo la prestazione opaca messa in campo all’esordio, per la Geetit arriva un avversario ostico. Brunetti, neocapitano Rossoblu, fa un resoconto sull’inizio della stagione, sul rapporto con i compagni e sulla sua nuova vita da “lavoratore-atleta”.

Sei il giocatore della squadra più “anziano”, e hai alle spalle una importantissima esperienza anche in serie A2 e A1. Che rapporto si è instaurato con i tuoi compagni?
Anche se sono il più anziano del gruppo, devo dire che il rapporto con gli altri è bello: alcuni li conoscevo già, quindi è stato più facile, ma anche con i più “piccoli” c’è forte intesa. É sempre piacevole passare il tempo insieme, siamo proprio un bel gruppo, e questo aiuta sia dentro che fuori dal campo. In qualità di capitano spero siano contenti del mio lavoro: cerco di portare un po’ della mia esperienza e dare qualche consiglio in più per trasmettere a tutti sicurezza e serenità.

L’anno scorso un infortunio ti ha costretto ad abbandonare il campionato agli esordi. Come ti senti ora?
L’infortunio voglio lasciarmelo alle spalle: l’anno scorso dopo 10 giorni mi sono rotto il tendine e sono stato operato, ma poi sono tornato. Ho lavorato tanto, e quest’anno sto cercando di limare le problematiche residue. Il pre season è andato bene, tolto qualche piccolo acciacco dovuto alla preparazione fisica.

So che stai facendo uno stage da Lavoropiù, com’è la vita dei grandi?
Ho iniziato questo tirocinio ormai da un mese e mi piace molto: sono in un ambiente bello e stimolante, inoltre quello che faccio e ciò per cui ho studiato.
Nonostante per uno sportivo non sia facile stare fisso dietro la scrivania, questo fa parte appunto del “mondo dei grandi”, e bisogna iniziare a capire come funziona.
In questo lavoro la scrivania è importantissima, quindi la accetto volentieri.

La stagione è appena cominciata, e dopo un pre season non brillante dal punto di vista dei risultati, a Brugherio avete perso al tie break. Cosa è andato storto?
È vero, per quanto riguarda i risultati il pre season non è stato esaltante, come anche la partita di domenica; ma abbiamo visto anche delle belle cose.
Sappiamo che sarà un campionato duro, ogni partita sarà importante, e noi puntiamo a fare sempre meglio. É il nostro obiettivo, e anche quello della società.

Cosa speri di trovare nella prima partita in casa al Palasavena? Una squadra come Motta, seppur temibile, ha perso alla prima di andata. Che avversario ti aspetti?
Domenica al Palasavena speriamo di poter avere tutto il sostegno del pubblico: è importante perché giocare in casa ti dà sempre una marcia in più.
Per quanto riguarda Motta, credo sia una delle squadre più attrezzate del girone. Non hanno iniziato bene, ma anche loro hanno avuto qualche problema di infortuni. Sicuramente arriveranno agguerriti per riscattarsi dalla prima andata, ma è ciò che vogliamo anche noi, quindi penso (e spero) che verrà fuori una bella partita.

Che invito vuoi fare ai tifosi per convincerli a venire a vedervi domenica?
I tifosi sono ciò che emotivamente dà la carica in più, che in una partita come questa può fare la differenza. Abbiamo bisogno di tutti voi. Venite a sostenerci, ne vedrete delle belle!