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Tra le tante conferme della Geetit arriva anche quella di Danile Ghezzi, un punto di riferimento importante nel corso della passata stagione per l’esperienza portata in campo ma soprattutto per l’estrema capacità di lavorare perfettamente in sintonia con il gruppo.

Lo avevamo detto il giorno del suo 32esimo compleanno che le sue capacità di mettersi al servizio della squadra sono uniche e difficile da trovare e Bologna potrà vantare di averle anche nella sua prima stagione agli alti livelli.

La conferma del marchigiano, unita a quella di Federico Poli, fanno della seconda linea Bolognese una certezza imprescindibile: liberi di qualità, talento, equilibrio, perseveranza e infine estrema capacità di lavorare in Team.

Danile Ghezzi, detto il prof, per la sua estrema diplomazia, sarà ancora uno dei due liberi della Geetit Pallavolo Bologna.

Le sue prima parole dopo il rinnovo:
“La stagione appena conclusa è una di quelle stagioni che ognuno di noi ha il dovere di ricordare per tutta la vita, non solo per la promozione in serie A3, ma soprattutto per la crescita esponenziale che il nostro gruppo ha avuto durante l’anno sia dal punto di vista tecnico, tattico, che dal punto di vista mentale, frutto di un enorme lavoro svolto dai coach e da tutto lo staff. E questo è il punto chiave da cui dobbiamo partire per affrontare questo nuovo campionato, che sarà un onore immenso poter affrontare insieme a questa società formata da persone appassionate e professionali. Per queste ragioni sono molto felice di rimanere un altro anno nella Pallavolo Bologna, in una città fantastica che dopo 10 anni tra studio e lavoro conosco come le mie tasche.
Sono sicuro che i nuovi compagni di squadra troveranno un luogo familiare e accogliente sin da subito. Sarà essenziale creare un’amalgama tra di noi sin dai primi allenamenti per poter lavorare anche quest’anno come una squadra operaia. Quanto a me, sono pronto a lavorare al massimo e a mettermi al servizio del gruppo nel migliore dei modi. Last but not least, quest’anno avremo ancora più bisogno del calore e dell’entusiasmo della città e dei suoi cittadini… come diremmo a Pesaro, m’arcmand!”