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La Geetit pallavolo Bologna, attualmente settima nella classifica generale da due giornate, entra nella fase calda del campionato. 

Un calendario intenso quello che Govoni e compagni dovranno affrontare per chiudere il mese di Ottobre e aprire quello di Novembre. “Stiamo entrando in una fase di campionato dove bisogna fare bene per conquistare più punti possibili -spiega lo schiacciatore di Rosario, Bruno Vinti- e per farlo dobbiamo lottare ogni partita. Dobbiamo giocare bene soprattutto in casa, ma impegnandoci al massimo anche quando giocheremo nei palazzetti avversari. La squadra sta benissimo, stiamo bene insieme,  anche lo staff sta lavorando per aiutarci a risolvere i piccoli problemi che abbiamo. A livello di tecnica abbiamo faticato un po’ nelle prime partite, avendo purtroppo perso Brunetti, il libero titolare, a causa di un infortunio al tendine d’Achille. Io stesso ho saltato le prime quattro partite, infatti ho lavorato per dare, al mio ritorno, un contributo importante alla squadra e tornare in fiducia. Penso che da adesso in poi giocheremo meglio; inoltre, spesso, le squadre giovani migliorano le prestazioni nel girone di ritorno, avendo giocato più partite e avendo acquisito fiducia. 

Il tour de force inizierà Domenica 30 Ottobre quando i felsinei dovranno sfidare tra le mura amiche la vigilar Fano, squadra tra le più quotate del campionato in corso. 

Che squadra é Fano e cosa serve a questa Geetit per dire la sua?
Fano é una squadra tosta composta da giocatori che sono abituati a giocare in A3 e che ha vinto manifestazioni importanti. Ci aspetta una partita dura, dove loro sfrutteranno il loro ottimo servizio, uno dei loro migliori fondamentali. Noi dobbiamo cercare di metterli in difficoltà con la battuta. In questo modo proveremo a far staccare loro la ricezione da rete per sfruttare il nostro muro a tre, cercando di tenere la difesa e di costruire un buon contrattacco. 


Lo spogliatoio dopo il match: come avete affrontato la settimana? Pensi sia stata una scossa positiva che permetterà di alzarvi più forti di prima o piuttosto un motivo di sfiducia rispetto ai vostri mezzi?
Come hai detto tu, la sconfitta é stata pesante, anche perché non ce l’aspettavamo. Ovviamente, dopo la partita lo spogliatoio non era pieno di sorrisi e festeggiamenti, ma siamo siamo riusciti a mantenere l’unione, che è quella che ci serve. Io sono uno che vede il lato positivo di ogni cosa, perché si può imparare da tutte le esperienze, anche le peggiori. Abbiamo lavorato nei giorni successivi al match guardando i video della partita per capire gli errori che abbiamo fatto. Ora, continuando a lavorare, dobbiamo lasciarci questa sconfitta alle spalle e guardare avanti. 


Hai assistito a ben quattro incontri lontano dal campo che sensazione provavi? Pensi che ci vorrà del tempo per colmare il gap della tua assenza o pensi che gli allenamenti abbiano creato la stessa amalgama di squadra che hanno tutti gli altri?
Guardando le partite dall’esterno ho avuto delle sensazioni negative, perché, essendomi allenato con la squadra e avendo sudato con loro, mi sentivo impotente quando avrei solo voluto giocare con loro. Sicuramente ci vorrà un po’ di tempo per colmare il gap e prendere il ritmo, ma questo mese che ho fatto di preparazione è servito ad aumentare l’affiatamento e sono convinto che andrà molto bene.